Piattaforme elevatrici

Per il superamento delle barriere architettoniche, quando gli spazi disponibili e i vincoli di natura strutturale impediscono l'installazione di un ascensore propriamente detto, le Piattaforme Elevatrici ne diventano una valida alternativa.
Questi elevatori hanno trovato larga diffusione infatti, a partire dal Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici del 14 giugno 1989 n. 236 [Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche].
A differenza dell'ascensore, la piattaforma elevatrice non ha porte di cabina ed ha, per normativa, una velocità di salita/discesa pari al massimo a 0,15 m/s, muovendosi verso un dato piano, solo se il relativo tasto è mantenuto premuto, secondo una manovra definita ad uomo presente.

Le tipologie di piattaforme elevatrici disponibili sono:

  • le piattaforme a pantografo con cui è possibile superare dislivelli contenuti (come il raccordo ai piani rialzati di ballatoi o altri accessi non allineati al livello stradale);
  • le piattaforme a testata ridotta che essendo provviste di cabina con pareti di altezza ridotta, permettono di risolvere i problemi di spazio verticale tipicamente riscontrabili nelle mansarde o sottotetti.

Il prodotto che la Del Bo al riguardo offre è la Piattaforma elevatrice EMILIFT, un piccolo "ascensore" pensato, progettato e realizzato utilizzando le tecnologie più avanzate in termini di sicurezza e di risparmio energetico.
Le dimensioni notevolmente ridotte della fossa e della testata, la facilità di installazione, l'economicità d'acquisto e di mantenimento, rendono la piattaforma elevatrice una semplice soluzione per edifici nuovi e preesistenti.

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